Lettera inviata al Presidente di Apindustria, Associazione Piccole Medie Industrie Venezia, in occasione dell’Assemblea generale 2012 tenutasi al Cinema Italia a Dolo, ieri Sabato 24 Novembre 2012.
“Egregio Presidente Ivan Palasgo,
ieri ho partecipato con curiosità ed interesse all’Assemblea annuale della sua Associazione, purtroppo solo alla prima parte, a causa del ritardo con cui è iniziata, avendo già un altro impegno.
Mi hanno colpito in modo favorevole alcuni passaggi del Suo intervento, in particolare quando Lei ha voluto collocare l’uomo al centro della Sua attenzione.
Lei ha avuto anche “l’ardire”, di fronte al “vile denaro”, di mettere la conoscenza alla base di una possibile rivoluzione culturale, di costume e perfino economica. Sono d’accordo e sottoscrivo pienamente le Sue parole. Però, se mi permette, ho notato una contraddizione con questa Sua convincente idea quando ha accennato a Veneto City. Lei ha affermato infatti di voler conoscere meglio il progetto, di voler approfondire. Credo che per farlo veramente e non solo a parole avrebbe dovuto invitare ed ascoltare non soltanto i favorevoli e proponenti ma anche le voci e le idee dissenzienti, che non sono solo quelle di molti cittadini della Riviera del Brenta (come Lei saprà sono state raccolte 11.000 firme), di comitati e associazioni (quelle dei commercianti, per esempio, sono contrarie), ma anche di architetti ed urbanisti, perfino di economisti.
E’ facile per questi valutare come non conveniente tale progetto, dato che si colloca in un territorio dove l’edificato (residenziale e non) è cresciuto in modo spropositato e ben al di là delle reali necessità abitative, produttive e di servizi; dove abbondano edifici semi vuoti, sotto o per nulla utilizzati.
Perfino il Presidente Zaia ha affermato (intervista al Mattino di Padova, ed. on line del 19 Agosto 2012) “Nel Veneto si è costruito troppo, non possiamo continuare così. È necessario fermarsi. Questo vale per i capannoni industriali, ma a maggior ragione per le abitazioni … sono convinto che molti veneti siano assolutamente d’accordo. Non possiamo continuare a sfigurare il paesaggio, consumare territorio, offrire speculazioni che oggi, tra l’altro, non hanno più mercato. E provocano un danno ancora più grave. Il patrimonio edilizio esistente, a fronte di nuove costruzioni, si svaluta e perde valore”. Zaia parla di speculazioni, di mercato. C’è da riflettere.
La conoscenza, dunque, alla base di un nuovo e diverso modo di affrontare i problemi e assumere decisioni. È quello che anche noi, molto modestamente, tentiamo di fare con il convegno “Idrovia Padova-Venezia: problemi, istanze, soluzioni” che si svolgerà a Mira a Villa dei Leoni il prossimo Sabato 1 dicembre dalle 9 alle 13. Le allego il programma, Presidente. Noterà la varietà di competenza e provenienza dei relatori. Potrebbe interessarle.
Con stima le auguro buon lavoro e formulo i miei migliori e cordiali saluti.
Fabrizio Destro
Presidente di Legambiente
Circolo Riviera del Brenta”