Pubblichiamo le riflessioni del nostro socio Stefano Da Lio, eccellente studente universitario a Padova (ingegneria dell’energia) e pendolare, stimolate dai testi dei due articoli precedenti (“Idrovia Venezia-Padova” e “Scempio di suolo: basta!”), che apprezziamo e condividiamo.
“Il problema è di indubbia importanza ed imminenza, condivido pienamente la preoccupazione, la necessaria attenzione e necessità di agire.
Si è già fatto scempio di molta campagna con il Passante di Mestre, si vuole fare la Romea commerciale, la Pedemontana e un’altra autostrada. Tutto in Veneto. Se si destinassero i soldi pubblici a migliorare la rete ferroviaria, a incentivare il trasporto con treni e bus, aggiungendo nuove corse e migliorando i mezzi (promuovendo tariffe agevolate per studenti e pendolari), si arriverebbe comunque ad un aumento dei posti di lavoro, ad un aumento del benessere e della qualità di vita DI TUTTI, con meno traffico, meno incazzature tra automobilisti e più sorrisi, e più serenità e salute. Perché salute significa anche cibo sano, prodotto in una campagna sana e pulita, che va salvaguardata. Il caro Luca Zaia si riempie spesso la bocca, quando parla ai giornali, del suo radicchio IGP di Treviso, del suo prosecco DOP di Valdobbiadene, dei prodotti di eccellenza dell’agricoltura veneta. E’ così cieco da non capire che per avere questi prodotti di qualità bisogna salvaguardare dove e CHI li produce? il povero contadino di 70 anni, che lavora la terra da quando ne aveva 10, forse anche meno, al quale viene espropriata la campagna o il pezzo di campagna, si vede sottrarre un pezzo della sua vita, del suo lavoro, delle sue fatiche. E’ ora di finirla! Si sa benissimo che fare un’autostrada è un investimento da miliardi di euro. Un investimento per pochi, politici, imprenditori edili, sulla pelle di molti. Non si fanno più interventi massicci sul territorio (opere idrauliche, canali, messa in sicurezza di argini, ecc.) dal periodo fascista, da più di 70 anni! E pensare che il dipartimento di Idraulica dell’università di Padova è stato il più illustre d’Italia! Chiaramente investimenti a lungo termine sul territorio non si fanno perché non sono così redditizi come può esserlo un’autostrada, investimento a lungo termine contro il territorio. La chiave di volta della questione sta nel metro con cui misuriamo un investimento redditizio: si deve considerare prima di tutto il metro della vita umana, con tutta la sua bellezza, e dopo quello del denaro, perché per vivere ci vuole qualche soldo, ma per tanti soldi ci vogliono tante vite da sacrificare, soprattutto di quelli che verranno dopo.”
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