API E BIODIVERSITÀ

LE API

La perdita di biodiversità è fortemente associata alle pratiche dell’agricoltura industriale e ai cambiamenti climatici, che modificano gli habitat di molte specie viventi, tra le quali spiccano per il valore agronomico ed economico, ma anche simbolico, gli insetti impollinatori, che sono a rischio scomparsa, soprattutto api e farfalle. Senza di esse molte specie di piante si estinguerebbero: le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo. In Europa la produzione di circa l’80% delle 264 specie coltivate dipende dall’attività degli insetti impollinatori.

Questi pochi dati bastano per dare senso ed importanza all'azione "API E BIODIVERSITÀ", che fa parte del progetto Cibo per il Clima che Legambiente Riviera del Brenta, in collaborazione con il CSV Venezia e in partnership con il Circolo ACLI di Cazzago (Pianiga), il Circolo Legambiente del Veneto Orientale, l'associazione Il Bosco di San Stino, l'associazione Il Portico di Dolo, l'associazione Ekos Club di Venezia.

LA BIODIVERSITÀ

La biodiversità è considerata un valore assoluto e universalmente riconosciuto e gli stati e gli organismi sovra nazionali, UE ONU per tutti, sono impegnati nella conservazione della biodiversità, intesa come la varietà degli organismi viventi, la loro variabilità genetica ed i complessi ecologici di cui fanno parte, al fine di garantirne il ruolo chiave per la vita e dell'umanità in particolare sulla Terra .

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