In merito al così detto “Nodo di accesso ad ovest del centro di Dolo”
Con il 12% del territorio asfaltato o costruito il Veneto si colloca ad un non entusiasmante secondo posto fra le regioni italiane. Questo tema del consumo di suolo, assieme al problema del traffico e dell’inquinamento dell’aria e alla questione dei rifiuti, ci vede impegnati da anni sul territorio nel campo dell’educazione ambientale, nell’organizzazione di convegni, in azioni concrete come piantare alberi, nella gestione, da soli o insieme ad altre associazioni, di aree ricche di biodiversità (l’Oasi Lycaena a Salzano e il Bosco del Parauro a Mirano).
Ne discende un inevitabile posizione di contrarietà rispetto alle scelte delle Amministrazioni che vadano in un’altra direzione. Le dichiarazioni e i programmi elettorali che si esprimono contro il consumo di suolo e per la riduzione del traffico e dell’inquinamento ci stanno bene, ma vogliamo vedere anche i fatti.
Rispetto alla questione della rotonda all’incrocio tra via Pasteur e la SR 11 non possiamo non evidenziare come il progetto complessivo preveda, rispetto al PRG vigente, un aumento della superficie costruibile di 1.900 mq “con destinazione commerciale” (più il parcheggio), e questo non ci piace per nulla. Ci piace però ancora meno il potenziale consumo di suolo realizzabile con il nuovo PATI, centinaia di volte superiore rispetto ad un supermercato, che richiama l’attenzione di molti in quanto, diversamente dal PATI, si presenta come una minaccia più concreta e immediata.
Ci piacerebbe, invece, che si mettesse mano alla viabilità con interventi atti a ridurre drasticamente il traffico, in particolare in via Vittorio Veneto e nella zona delle scuole e, finalmente, si realizzasse la pedonalizzazione di via Cairoli dall’incrocio con via Arino all’incrocio con la SR11.
Sulla base delle risultanze del “Piano del Traffico” adottato lo scorso anno dall’Amministrazione di Dolo ci pare che il traffico attuale non sia in grado di giustificare da sé la costruzione di un supermercato e della rotonda, la quale, invece, potrebbe avere un senso se concepita come parte di un progetto più ampio. Se l’Amministrazione di Dolo ha in mente qualcosa lo faccia sapere, perché, altrimenti, l’aumento della superficie cementificabile risulterebbe funzionale solo al supermercato, praticamente senza alcun beneficio per i cittadini di Dolo.