Approvata dal parlamento europeo la nuova direttiva VIA (Valutazione Impatto Ambientale). La nuova VIA riguarda anche esplorazione ed estrazione del gas di scisto. Una misura per garantire che i cittadini siano informati e consultati.
Il Parlamento europeo ha approvato ieri, 9 ottobre, una modifica alla legislazione esistente per far sì che le attività di esplorazione ed estrazione di idrocarburi non convenzionali (shale oil o shale gas) siano oggetto di valutazione d’impatto ambientale. I deputati chiedono anche misure per ridurre i conflitti di interesse e garantire che il pubblico sia informato e consultato.
“Abbiamo rivisto questa normativa fondamentale per allinearla alle nuove priorità dell’Europa, come i terreni, l’uso delle risorse, il rispetto per la biodiversità. La fratturazione idraulica desta preoccupazione. Abbiamo anche previsto criteri chiari per evitare conflitti di interesse e per coinvolgere il pubblico”, dichiara il relatore ed europarlamentare, Andrea Zanoni, che ha aggiunto “giorno storico per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini in Europa. Abbiamo sconfitto la lobby delle industrie che inquinano di più”. (il relatore Andrea Zanoni)
Questi i punti chiave della nuova Direttiva Ue sulla VIA:
1 – Conflitto di interessi
L’assoluta indipendenza dell’autorità competente dal committente deve essere assicurata. In alcuni casi, nonostante la separazione formale tra autorità competente e committente, in particolare quando quest’ultimo è un soggetto pubblico, si verifica spesso un’impropria commistione tra i due attori, tale da inficiare l’obiettività del giudizio.
2 – Sanzioni
Previsione di sanzioni proporzionate e dissuasive in caso di violazione alle norme nazionali che derivano da questa direttiva, compresi casi di conflitto d’interesse e corruzione.
3 – Gas di scisto
Includere nell’allegato I della direttiva (obbligatorietà di Valutazione d’Impatto Ambientale VIA) i cosiddetti “idrocarburi non convenzionali” ovvero gas di scisto e del gas naturale da giacimenti di carbone, sia nella fase di “estrazione” che in quella di “esplorazione limitatamente alla fase che prevede l’applicazione di fratturazione idraulica”.
4– Salami slicing
Prendere in maggior attenzione all’effetto cumulativo dell’impatto ambientale di più progetti nella stessa zona e azioni volte a contrastare il cosiddetto “salami slicing” ovvero lo spacchettamento di un singolo progetto in sotto pregetti per evitare l’obbligo di valutazione ambientale complessiva.
5 – Maggiori informazioni
Il committente deve fornire maggiori informazioni sui rischi per la salute della popolazione interessata da un determinato progetto e sulle eventuali ripercussioni sul paesaggio e patrimonio culturale circostrante.
6- Nuovi progetti sottoposti a VIA.
Oltre al gas di scisto, dovranno essere sottoposti a VIA obbligatoria (allegati I della direttiva) tutta una serie di progetti prima esclusi, come le demolizioni di precedenti strutture, parchi a tema (come acquatici, parchi divertimento, delfinari ecc,), campi da golf su terreni aridi e cave per estrazione dell’oro.
7 – Eliminazione delle deroghe
Non sono più concesse ai Paesi membri deroghe speciali per esentare determinati progetti dalla VIA con l’eccezione di quelle motivate con ragione di sicurezza pubblica.
8 – Coinvolgimento del pubblico
Rafforzare il ruolo del pubblico interessato in tutte le fasi della procedura in ottemperanza alla Convenzione di Århus. Una buona governance necessita di momenti di dialogo tra i soggetti interessati e di una procedura chiara e trasparente, rafforzando il sostegno alle decisioni adottate e riducendo il numero e i costi dei contenziosi legali che si riscontrano quando manca un’effettiva condivisione del progetto.
Per saperne di più: http://qualenergia.it/articoli/20131010-parlamento-europeo-approva-la-nuova-vale-anche-progetti-di-shale-gas