Siete invitati all’uscita in dragonboat (canoa da 16 persone), che Legambiente Circolo Riviera del Brenta organizza domenica 30 giugno, gita sociale naturalistica in Laguna di Venezia.
Sosta a Murano e Sant’Erasmo e vista di una Venezia insolita.
Partenza Domenica 30 Giugno 2013 dal Circolo Nautico di Punta s.Giuliano alle ore 9.00 presso il Canoa Club Mestre e ritorno previsto per le ore 18.00.
Pranzo al sacco a cura dei partecipanti.
Costo a persona € 15.00 per non soci ed € 10.00 per soci Legambiente.
I posti sono limitati: max 48 persone. Prenotazioni entro il 25 giugno all’indirizzo legambienterivierabrenta@gmail.com (indicare numero partecipanti e numero di telefono).
All’uscita possono partecipare da un minimo di 10 fino ad un massimo di 16 persone per ogni dragonboat. I partecipanti saranno accompagnati da un timoniere e un capovoga qualificati.
L’uscita non è impegnativa (a parte il sole e l’aria aperta). Non è necessario essere esperti o anche solo praticanti della pagaia per partecipare.
Possono partecipare anche i bambini, che però, anche se non danno un grosso contributo all’avanzamento della canoa, occupano comunque un posto e, pertanto, devono pagare la loro quota (a meno che non rimangano posti liberi).
Per chi ne vuol saper di più..
Il Dragon-boat è una imbarcazione lunga 12m e larga 1m, con la testa e la coda di drago. Può contenere fino a 16 persone che pagaiano seduti, metà a destra e metà a sinistra con un pagaia ad una sola pala. Un timoniere tiene la direzione con un lungo remo a poppa, e un capovoga a prua che aiuta l’equipaggio a mantenere un buon ritmo di pagaiata.
L’isola di S. Erasmo è la più vasta delle isole della Laguna Nord di Venezia: ha una lunghezza di circa 4 Km per una larghezza che varia dai 500 ai 900 m., è abitata da circa un migliaio di persone, dedite per la maggior parte all’agricoltura.
Le vie di comunicazione principali sono costituite da due strade bianche che si sviluppano longitudinalmente a Est, verso Punta Sabbioni e Lio Grando, a Ovest, verso Il Lazzaretto Nuovo e S. Francesco del Deserto.
La struttura insediativa, articolata su piccoli nuclei rurali, si sviluppa prevalentemente in senso longitudinale, parallelamente alla Laguna, con appezzamenti di terreno coltivato a prodotti ortofrutticoli e viticoli e la presenza di numerose case coloniche.
Già in alcuna piante del Sabbadino (del 1545 e del 1556) si possono notare alcune torri di avvistamento e difesa nella zona centrale dell’isola di S. Erasmo e sull’angolo di fronte al Lido.
Ma fu soprattutto quando l’isola passò, con Venezia, sotto il dominio austriaco che il litorale fu fortificato con postazioni militari.
Di queste strutture rimangono attualmente il cosiddetto “ex ridotto” all’estremità dell’isola verso Burano e, soprattutto, la Torre Massimiliana a controllare l’ingresso del porto di Lido.
Ideata dall’arciduca Massimiliano, che si era ispirato a concetti difensivi medioevali, la torre, che risale al 1830-40 e di cui si hanno altri esempi a Verona e a Trieste, ha uno schema base di tipo poligonale ed è costituita da due piani voltati che hanno 25 m. di diametro e servivano sia da alloggi che da magazzini.
Sulla piattaforma superiore erano collocate 13 bocche da fuoco. Per disporre di un così numeroso armamento in uno spazio così ristretto, fu adottato un affusto speciale, sul quale erano posti tutti i cannoni paralleli, distanti tra loro solamente 80 cm. da asse ad asse.
Le prove di tiro eseguite contro di esse tuttavia dimostrarono la poca solidità e le poca praticità dell’affusto superiore e quindi questo tipo di fortificazione non ebbe lunga vita.
La Torre Massimiliana fu comunque usata fino alla seconda guerra mondiale. Ancora oggi di proprietà militare, anche se in uso a privati, la Torre domina un panorama di 360 gradi: dal litorale di Treporti e Punta Sabbioni, al Lido, a Murano, alla Laguna nord.