Insieme ad altre realtà ambientaliste (CAI, FAI, Federazione Pro Natura, Greenpeace Italia,TCI, WWF) ci siamo dedicati ad una lettura approfondita dei programmi e delle agende delle varie coalizioni e partiti in lizza per le prossime elezioni. Abbiamo individuato gravi carenze che denotano l’inconsapevolezza della centralità della sfida che si pone per il nostro Paese. Un nuovo modello economico basato su un’economia verde, un nuovo assetto che consideri come inscindibili le questioni sociali, economiche e ambientali, la valorizzazione dei nostri punti di forza (patrimonio culturale e paesaggistico, biodiversità, produzioni di qualità, competenze) devono costituire il fulcro dell’agenda del futuro Governo.
Con L’ Agenda ambientalista per la Ri/Conversione ecologica del Belpaese” vogliamo fornire i dati essenziali per inquadrare la situazione attuale e illustrare proposte dettagliate e concrete per il futuro sostenibile del Paese. Lo facciamo su 12 argomenti chiave: New “Green Deal”, la speranza per il futuro dell’Italia; biodiversità, ricchezza della nazione; il patrimonio costituito dai beni culturali; domanda di mobilità e infrastrutture; salute e ambiente nelle scelte industriali; consumo di suolo e governo del territorio; difesa del suolo e adattamento ai cambiamenti climatici; contenuti verdi della filiera agroalimentare; turismo, sostenere le vocazioni del territorio; governare l’ambiente; diritto all’ambiente, tutela costituzionale e penale; andare oltre il PIL, nuovi indicatori di sostenibilità.
Incontremo le parti politiche per un confronto. Presto, sui siti web delle associazioni che hanno sottoscritto l’Agenda ambientalista, il “diario elettorale” con le risposte e i commenti di partiti e coalizioni alle nostre proposte.