7/7/2012 Campagna Lupia – Puliamo la Laguna
Due ore scarse sono bastate per riempire sette grandi sacchi neri con i rifiuti raccolti nella Laguna di Venezia. Si è trattato quasi esclusivamente di plastica non biodegradabile nelle sue varie forme ed espressioni: per la gran parte bottiglie di acqua e altre bevande, ma anche tanichette d’olio per motori, polistirolo per imballaggi, cordame vario, pezzi di teli.
L’iniziativa ha visto una discreta partecipazione, anche se inferiore a quella delle scorse edizioni. Diverse barche a motore sono uscite in Laguna poco dopo le 8:30. Gli equipaggi hanno presto “gettato l’ancora” e sono scesi a terra per raccogliere i rifiuti tra le pietre che segnano il confine con Valle Zappa: un lavoro impegnativo a causa della difficoltà a muoversi sui massi scomposti e taglienti.
Legambiente Circolo Riviera del Brenta ha partecipato con il barchino di un proprio socio e le proprie bandiere, segnalandosi per l’egregio lavoro svolto.
Al ritorno gli equipaggi sono stati accolti dagli organizzatori con bevande, panini e altri generi di conforto.
Qualcuno potrebbe aver da ridire per lo strano connubio tra Legambiente e l’Associazione dei cacciatori, principali protagonisti della giornata, testimoniato anche dalla foto che ritrae i nostri soci assieme alla Protezione Civile sotto le bandiere di Legambiente e della Federazione Italiana della Caccia, e avrebbe sicuramente delle buone ragioni. Infatti su numerosi aspetti le posizioni delle due associazioni divergono, dato che tra i soci di Legambiente vi sono moltissime persone che hanno una “posizione abolizionista” e ritengono non etico uccidere degli esseri viventi per puro divertimento. Accanto a queste “posizioni animaliste integrali ve ne sono però altre, comprese quelle dei cacciatori riformisti. Da tempo la nostra associazione ha scelto la strada più pragmatica e difficile, ossia quella di puntare ad una gestione della caccia di tipo conservativo e inserita in una cornice di politiche per la sostenibilità. L’interesse comune per la qualità dell’ambiente e la sua tutela porta così l’associazione a ricercare la collaborazione di tutti coloro che sono d’accordo di iscrivere le scelte in campo faunistico-venatorio nella più vasta gestione agro-silvo-pastorale, riguardante anche l’agricoltura biologica ed integrata, la tutela della biodiversità, la prevenzione del dissesto idrogeologico.”
L’ambientalismo scientifico di Legambiente ha scelto questa strada pragmatica e non ideologica di gestione del problema, ma il dibattito rimane comunque sempre aperto. Invitiamo i nostri soci a parteciparvi.
(il testo in corsivo tra virgolette è tratto dal documento del Congresso di Legambiente Toscana del 2003)
Abbiamo caricato alcune foto dell’evento “Puliamo la Laguna” sulla nostra pagina Facebook.